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Le proposte per un New Deal ecologico – sintesi

Scegliendo per l’Italia la via della green economy:si sostiene e si rilancia l’economia;
si rispettano gli impegni presi a livello europeo;
si attivano, fra nuovi lavori e riqualificazione (o almeno “salvataggio”) di quelli esistenti, un milione di posti di lavoro nei prossimi cinque anni.

1. Riqualificazione energetica degli edifici

Rendere permanenti le agevolazioni fiscali del 55% per gli interventi di efficienza energetica delle abitazioni e degli edifici privati. Avviare un piano straordinario di riqualificazione per gli edifici pubblici (scuole e ospedali in testa), con l’istituzione di un fondo di rotazione di 100 milioni di euro all’anno, per l’efficienza energetica e la messa in sicurezza. Costruzione di 100 mila nuovi alloggi, tra edilizia pubblica e canone agevolato, a bassissimo consumo energetico.2. Auto

Ecoincentivi per la rottamazione vincolati ad auto a basse emissioni e bassi consumi. Sostegno alla ricerca e all’innovazione dell’industria automobilistica per le auto ecologiche del futuro.

3. Trasporto pubblico

Favorire investimenti pubblici per il rinnovo del parco mezzi con acquisto di autobus a metano. Avviare un piano di 1.000 treni per i pendolari, con 300 milioni di euro all’anno per cinque anni. Prevedere incentivi fiscali attraverso i quali i datori di lavori possano fornire ai loro dipendenti i “ticket-transport”, dei buoni di trasporto, (su modello dei buoni pasto), esclusivamente per il tragitto casa-lavoro, su mezzi collettivi e mezzi pubblici.

4. Elettrodomestici

Ecoincentivi per l’acquisto di frigoriferi e congelatori a basso consumo e per prevedere l’ampliamento a lavatrici e lavastoviglie ad alta efficienza energetica delle tipologie di elettrodomestici che possono usufruire delle detrazioni; blocco delle vendite o sovrattassa per tutti gli apparecchi fuori da classe A e da classe A+ per i frigoriferi.

5. Fonti rinnovabili

Raddoppiare nei prossimi dieci anni l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Costruire un’industria nazionale del settore e promuovere nuove imprese che producano impianti, tecnologie, pannelli solari, nuovi materiali per l’edilizia, ecc.

6. Semplificazione e certezza delle regole

Rendere più semplici le procedure delle autorizzazioni per gli impianti che utilizzino fonti rinnovabili e garantiscano risparmio energetico. Le Regioni completino entro la fine dell’anno i loro piani energetici per il rispetto del “20-20-20”. I Comuni, sempre nell’arco di quest’anno, adeguino i propri regolamenti edilizi e urbanistici, affinché tutte le nuove costruzioni rispettino gli obblighi di legge per la produzione di calore e di energia elettrica.

7. Territorio, turismo, agricoltura di qualità 

Favorire le imprese e le economie che si basano sul nostro straordinario patrimonio ambientale e storico-culturale e puntano sul turismo di qualità , sui prodotti agricoli legati al territorio, alla manifattura italiana. Difendere e promuovere il made in Italy nel mondo.

8. Ricerca

Ripristinare il credito d’imposta per la ricerca come base di un’economia che punta sull’innovazione, sulla conoscenza e sulla qualità  legata all’ambiente. Proseguire il lavoro avviato con Industria 2015.

9. Rifiuti

Incentivare il riciclo dei rifiuti e l’industria ad esso collegata: un incremento del 15% in dieci anni rispetto ai livelli attuali rappresenterebbe il 18% dell’obiettivo nazionale di riduzione delle emissioni di CO2. e significherebbe far scendere i consumi energetici di 5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.

10. Infrastrutture

Ripristinare i fondi per le infrastrutture a livello nazionale e usare le opportunità  dell’allentamento del patto di stabilità  per i Comuni per aprire subito i cantieri per piccole e medie opere di riqualificazione del territorio e delle città , per la manutenzione di scuole, ferrovie e strade. Ripristinare i fondi per la difesa del suolo dimezzati dal governo (dai 510 milioni di euro del 2008 ai 269 milioni del 2009, per arrivare nel 2011 a 93 milioni).

NIMBY DI DESTRA, DOSSIER

Piemonte 

Grattacielo di Torino, progettato da Renzo Piano
 
Mario Carossa, segretario cittadino della Lega Nord Torino (19 febbraio 2008,  www.leganordtorino.org) “Ribadisco la mia contrarietà  ai grattacieli”. “Fin dall’inizio sono sempre stato contrario a questo progetto dei grattacieli, non capisco cosa io debba ancora dire o fare per farlo capire. Queste costruzioni andrebbero a stravolgere il paesaggio torinese e richiederebbero di modificare un piano regolatore esistente che ad oggi non permette di costruire oltre i 150 metri”.

Inceneritore a Rivarolo (TO)
 

Caterina Ferrero, consigliere regionale di Forza Italia (e-gazette.it febbraio 2008) “La tradizione produttiva del Canavese, area di precoce industrializzazione con presenze di eccellenza che in questi anni si sono riposizionate o che cercano comunque di rilanciarsi, meriterebbe un’attenzione più forte, che non mi pare garantita da un impianto di incenerimento dei rifiuti”.
 

Lombardia
  Centrale a turbogas a Mantova
 
Cesare Giovinetti, capogruppo Lega Nord, consigliere provinciale a Cremona (cremaweb.it, 22 febbraio 2006)Sono troppe le centrali a turbogas programmate, più del fabbisogno. Si depaupera il nostro territorio e si compromette la nostra salute per produrre energia che va portata altrove. Che ci sia anche il federalismo energetico“.

Veneto
 

Ponte di Calatrava a Venezia
 

Alberto Mazzonetto, capogruppo della Lega Nord al Comune di Venezia (Ansa 11 febbraio 2008) “Un assurdo monumento alla spreco di soldi pubblici: cosi' la Lega bolla il quarto ponte sul Canal Grande a Venezia. Alberto Mazzonetto, capogruppo della Lega a Venezia, ha attaccato, oggi, l'amministrazione comunale sull'opera che si propone come ''imperituro emblema dell'incapacita' ammnistrativa-politica della Giunta guidata da Massimo Cacciari. Un'opera tanto mastodontica quanto inutile. L'unica funzione del ponte di Calatrava, per Mazzonetto 'e' stata quella di mettere in ridicolo Venezia in tutto il mondo'’. 
Cesare Campa, consigliere comunale di Forza Italia a Venezia (Ansa 8 febbraio 2008) ''Sono sempre stato piuttosto critico su questa opera ma adesso il Ponte di Calatrava rischia di diventare una incompiuta vergognosa. Quell'opera non ci aveva convinto ed anche il modo di gestire il progetto non e' stato all'altezza. Certo Calatrava, si e' sempre detto, ha regalato il ponte alla citta', ma non il ponte bello fatto e finito bensi' solo il progetto, il disegno. Alla fine il lavoro, la materia prima, l'assemblaggio, insomma la costruzione ce li stiamo pagando tutta di tasca nostra con pregi (nessuno) e difetti (tanti). Altro che ponte gratis: costera' 16 milioni''. 

Friuli Venezia Giulia 

Tav
 
Marzio Strassoldo, presidente della Provincia di Udine e 9 sindaci della bassa friulana, tutti di centrodestra (Ansa 14 luglio 2007) “9 sindaci della Bassa Friulana, di paesi intorno al migliaio di abitanti ciascuno, e il presidente della Provincia di Udine, Marzio Strassoldo, eletti in liste di centrodestra, hanno chiesto lo stralcio della Tav dalle legge Obiettivo, voluta da Berlusconi per accelerare la realizzazione delle grandi opere”.

   
Rigassificatore a  Monfalcone (GO) 
   
Forza Italia (Ansa 30 settembre 1996) “Commentando il risultato del referendum, esprimono soddisfazione i sostenitori del 'No': Wwf, Rifondazione comunista, Forza Italia, il consigliere regionale verde Paolo Ghersina, e il responsabile isontino della lista Dini”. 

Rigassificatore di Trieste
 
Federico Razzini, segreteria nazionale della Lega Nord (www.gruppoleganordfvg.it 8 giugno 2006) “Forte contrarietà  ad un opera che così come è stata proposta a pochi chilometri dalle nostre spiagge, sarebbe di grande impatto ambientale e visivo, per lo più in un golfo ‘chiuso’ come quello di Trieste”.

Toscana
 
Tramvia a Firenze
Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente di Forza Italia (Ansa febbraio 2008)  “Lanciare l’allarme contro un mostro, quasi un treno di 32 metri, che  taglia in due un centro storico unico per l’umanita’, a pochi passi dal Duomo, dal campanile e dal Battistero non è un sabotaggio: si chiama semplicemente dissenso”.

“La tramvia e’ una vera follia contro un patrimonio unico dell’umanità ”.
 

Mario Razzanelli, capogruppo Udc al Comune di Firenze (Ansa 2 ottobre 2007) “La tramvia è una costosissima follia urbanistica che non risolve ma aggrava i problemi del traffico di Firenze procurando tagli di centinaia di alberi ad alto fusto, sfigurando il centro storico.”
 

Antonio Tajani, deputato europeo di Forza Italia (7 febbraio 2008 interrogazione al Parlamento europeo) Firenze rischia di subire notevoli danneggiamenti in seguito alla realizzazione di 3 percorsi di tramvia di superficie, che dovrebbero collegare le zone limitrofe di Firenze con il centro storico. Il progetto si propone di attraversare tratti della città  ad elevatissima densità  di traffico privato, provocando ulteriori disagi soprattutto per i mezzi di soccorso che non potranno utilizzare la sede addetta a tramvia. Numerosi ingegneri e architetti hanno più volte rimarcato problemi sulle vibrazioni provocate dalla costruzione delle fondamenta dei binari e dal loro impatto sui monumenti storici, così come sono previsti nei progetti cavi elettrici aerei con relativi sostegni, di forte impatto visivo per l’ambiente storico circostante. no evidenti le conseguenze di questo progetto, che non solo confligge con un tessuto urbanistico particolare €” qual è quello della città  di Firenze €”, ma dimentica anche i diritti fondamentali dei cittadini. Ciò premesso, non ritiene la Commissione dannosa l’azione dell’Amministrazione della città  di Firenze in merito al possibile danneggiamento di un patrimonio dell’umanità ? Cosa intende fare per salvaguardare i beni artistici, storici e culturali di questa città ?”

Termovalorizzatore a Sesto Fiorentino (FI)
 
Carlo Bevilacqua, capogruppo di Forza Italia alla Provincia di Firenze, Paolo Bassetti, capogruppo Udc alla Provincia di Firenze e il consigliere provinciale di An alla Provincia di Firenze Nicola Nascosti (La Repubblica, 27 febbraio 2006) chiedono un referendum contro l’impianto.
 

Impianto di compostaggio a Grosseto
 Roberto Tortoli, deputato di Forza Italia (Corriere della Maremma 11 novembre 2007) “Le Strillaie è un sito d’interesse nazionale e quindi, al di là  delle differenti posizioni tra il centro e il territorio, la posizione ufficiale di Forza Italia è la mia. La regione che per anni ha abbandonato questa provincia, continui a lasciarla in pace. C’è bisogno di impianti per accogliere i rifiuti delle altre province? Bene, li facciano a Siena!”.

Lazio
 

Centrale turbogas a Pontinia (LT)
 
Fabio Rampelli, deputato di An (Interrogazione parlamentare marzo 2007)Prendiamo atto con soddisfazione della mozione approvata dal Consiglio regionale del Lazio che ha chiesto uno stop ai lavori di costruzione della centrale turbogas di Pontinia”.

Ara Pacis a Roma
 

Fabio Rampelli, deputato di An (Ansa 24 settembre 2006) “La stroncatura dell'Ara Pacis di Richard Meier viene da lontano, dal New York Times, che in un articolo pubblicato oggi ha tacciato l'edificio di essere ''un flop, l'espressione contemporanea di cio' che puo' accadere quando un architetto feticizza il suo stile per autoesaltarsi''. 

Gianni Alemanno di An (Ansa 19 aprile 2006) ''Se vinciamo il 28 maggio smonteremo la teca di Meier e la rimonteremo in periferia''. 

Abruzzo
 

Impianto eolico a Serralunga (Aq)
 
Gaetano Fasolino, senatore di Forza Italia (interrogazione parlamentare 9 novembre 2006) “Con lo sciagurato intervento ipotizzato non solo vengono messi in discussione i fragili equilibri dell’ecosistema faunistico (e di quale entità  irreparabile!) ma viene sfregiata con colate metropolitane di cemento un’area fra le più belle e incontaminate del mondo, in modo irreversibile e permanente, al di fuori di qualsivoglia preventivo piano eco-territoriale per gli impianti eolici. L’energia pulita non può divenire l’occasione più pericolosa e subdola per la speculazione a danno dell’ambiente nei decenni avvenire”. 
 

Molise 
 
Impianto eolico off-shore a Termoli (CB) 
   
Michele Iorio, presidente della Regione di Forza Italia (La Repubblica 13 marzo 2007) “Il governo regionale ha deciso di dare infatti parere negativo alla realizzazione della prima centrale eolica offshore d'Italia, il progetto per un parco di 54 pale alte tra i 60 e gli 80 metri da far sorgere in pieno Adriatico, a circa tre chilometri dalla costa tra Vasto e Termoli. Una decisione attesa, visto che il presidente della Regione Michele Iorio (Forza Italia), sulla scia di un crescente malcontento della provincia, dei sindaci della zona, degli operatori turistici e del più illustre molisano del momento, il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, aveva già  anticipato l'intenzione della giunta di bocciare il progetto. 

Stoccaggio rifiuti campani a Termoli  (CB)
 
Antonio Di Brino, capogruppo di Forza Italia al Comune di Termoli (Mynews.it 14 gennaio 2008) In Basso Molise c’è già  una centrale turbogas, una centrale biomasse, il gessificio, le industrie chimiche e corriamo il rischio di ritrovarci anche i pali eolici per cui non è possibile ora accettare anche la spazzatura della Campania con tutti i fondi che gli sono stati dati. Quando c’è qualche insulto al territorio si pensa sempre al Basso Molise. E’ ora di finirla. Come si può continuare a parlare di turismo in queste condizioni”.

Campania
 
Discarica a Marigliano (NA)

Tommaso Barbato, capogruppo dell’Udeur al Senato (Ansa 8 gennaio 2008) “Mi arrivano voci insistenti sull'ipotesi di individuare a Marigliano, località  Boscofangone, un'area pubblica di circa un ettaro da adibire a sito transitorio dove ammassare tonnellate di rifiuti indifferenziati, dalle cosiddette ecoballe a quelli accumulati lungo le strade di Napoli. Qualora tali voci dovessero trovare conferma, sono disposto a proteste estreme verso la mia maggioranza politica e sarò in prima fila sul posto per impedire un tale scempio ambientale''. 
Discarica a Serre (SA) 
Edmondo Cirielli, deputato di An (Ansa 14 marzo 2007) ''Ho posto all'attenzione del Governo la brutale ed inutile azione di sgombero, disposta dal governo, nella zona di Valle della Masseria a Serre.  Ho chiesto, pertanto, se sia vero che si siano verificati gravi incidenti e feriti sul posto, se sia vero che sia stato lo stesso commissario Bertolaso a determinarli chiedendo, con insistenza, l'uso della forza alla prefettura di Salerno e se sia vero, di conseguenza, che il Governo abbia autorizzato il commissario ad agire in tal modo''. Se tutto cio' e' vero siamo di fronte ad un grave e scellerato atto di prepotenza messo in atto dal Commissario straordinario di Governo Guido Bertolaso e indegnamente appoggiato dal Governo Prodi''.

Auditorium di Oscar Niemeyer a Ravello (SA)
 
Vittorio Sgarbi è tra i 60 firmatari dell’appello contro la realizzazione, proposto da Italia Nostra e Verdi.

Puglia

Rigassificatore a Brindisi 
   
Domenico Mennitti, sindaco di Brindisi di Forza Italia (www.mennitti.it Programma Elettorale) “C’è una polemica aperta sul rigassificatore della British Gas per la costruzione del quale sono state rilasciate, purtroppo nel generale silenzio, tutte le autorizzazioni previste. àˆ una decisione presa sulla testa dei brindisini, che non hanno avuto modo di esprimersi neppure attraverso la rappresentanza elettiva. Bisogna restituire il problema alla responsabilità  cittadina, investendone il nuovo Consiglio. Brindisi deve recuperare un adeguato tasso di democrazia, di partecipazione, di informazione, di conoscenza e quindi di decisione. Questo è compito della politica ed è appunto buona politica che occorre per restituire alla città  una gestione corretta. Non si deve considerare questione chiusa quella del rigassificatore, che bisogna riaffidare alla valutazione degli organi istituzionali locali e dei cittadini interessati”. 
   
Centrale a  turbogas a Modugno (Ba) 
   
Raffaele Fitto e altri deputati di Forza Italia in una interrogazione al ministro dell’Ambiente (24 ottobre 2007). “Non siamo contrari alla realizzazione della centrale, tanto che le autorizzazioni furono concesse, nel 2004, proprio dai precedenti governi nazionale e regionale, ma furono anche subordinate al rispetto di molte prescrizioni da parte dell’azienda, alcune delle quali (come quella sullo smaltimento delle acque reflue) andavano adottate già  in fase di cantiere. Oggi, dopo quasi tre anni e a cantiere ultimato, Arpa e assessorato regionale scoprono che quelle prescrizioni non sono state rispettate, chiedono il formale intervento del ministero e il ministero, pare, neanche risponde. Chiediamo quindi al ministro di capire come sia possibile che i lavori siano giunti quasi alla fase finale in assenza di controlli e verifiche che sono stati fatti dalla Regione e dal ministero solo da quando le popolazioni sono scese in piazza. Chiediamo se il ministro non ritenga di dover sospendere i lavori di realizzazione della centrale in attesa di verificare le inadempienze della società , a garanzia e tutela della salute pubblica e del rispetto delle prescrizioni previste dalle procedure autorizzative”. 
Impianto eolico a Nardò (LE) 

Giovanni Però, coordinatore cittadino Forza Italia (portadimare.it 20 novembre 2007)L’eolico è solo una fonte integrativa  minima del fabbisogno energetico a meno che non si provveda ad una forestazione di pali su tutto il territorio nazionale  o locale (un gran bello spettacolo!). Forza Italia  è  contraria  alla diffusione dell’eolico in quanto contraria  alla palificazione selvaggia del territorio  neritino e nazionale!   Forza Italia è  per il nucleare  di terza e quarta generazione (ritenuto ormai più sicuro e più smaltibile nelle sue scorie),  realizzato, controllato e gestito da una autorità  centrale europea o mondiale”.     
 
Giuseppe Venneri, ex-sindaco di Gallipoli di An  (portadimare.it 20 novembre 2007). “… che questa strana Città  abbia finalmente uno scatto d’orgoglio contro chi vuole tenerla assopita. (…) anche io sono pronto a combattere contro questi mulini a vento, che a noi sembrano essere veramente dei mostri che assedieranno Nardò. E sono convinto che molti giovani, e tanti tanti concittadini si mobiliteranno se i nostri amministratori dovessero dimostrarsi così ottusi da cadere vittima delle moine di De Masi. Che le andasse a mettere da qualsiasi altra parte che non sia Nardò!”

Adriana Poli Bortone, ex-sindaco di Lecce e coordinatrice regionale di Alleanza Nazionale (portadimare.it, 2 gennaio 2007). “La Giunta Vendola con queste scelte assicura il suo favor all’industria della produzione energetica proponendo ingenti investimenti su graduatorie rese corte da disponibilità  finanziarie modeste. I soldi pubblici saranno appannaggio di un settore già  beneficiario di altre agevolazioni, che ha un basso impatto occupazionale, si avvale di strumenti non realizzati nel Mezzogiorno e che non contribuisce ad irrobustire il telaio produttivo regionale dando luogo a rapporti di cooperazione tra imprese. Per converso, le piccole e medie imprese manifatturiere, vero pilastro dell’economia (e dell’occupazione) regionale, si ritrovano prive di un essenziale strumento a supporto dei processi di crescita. Esprimo sconcerto e profonda amarezza, il dato politico è l’opzione netta da parte della Giunta Vendola verso i parchi eolici, con una precisa caratterizzazione, dunque, dell’ambientalismo della maggioranza di centrosinistra, sempre divisa al suo interno. Questa scelta è un danno notevolissimo all’economia pugliese, della quale la Regione dovrà  dare conto”.  

Sardegna
 
MetroTram a Cagliari
 

Maurizio Onorato, vicesindaco di Cagliari, giunta di centrodestra (5 febbraio 2008) “Vogliamo capire quali ricadute potrebbe avere l’utilizzo della metro leggera sulla città . Il timore è quello di finire ‘cornuti e mazziati’, con l’aumento e l’intasamento del traffico automobilistico nei punti in cui la nuova linea interseca le strade più trafficate”.
 

Sicilia
 
Rigassificatore a Porto Empedocle
 

Davide Lo Presti, capogruppo di Forza Italia al Comune di Agrigento (valledeitempli.net 24 ottobre 2007) “Forza Italia è assolutamente contraria alla collocazione del rigassificatore nel sito di Porto Empedocle, a pochi chilometri dalla Valle dei Templi e della Casa Natale di Luigi Pirandello. La posizione di Forza Italia sulla questione è chiara”.
  Impianti eolici
 Rossana Interlandi, assessore regionale all’ambiente del Movimento Politico per l’Autonomia (La Repubblica 5 febbraio 2008) “L´Assemblea regionale nella seduta del 25 gennaio scorso ha approvato un ordine del giorno presentato dall´Mpa che blocca la realizzazione di nuovi impianti eolici, ad eccezione di quelli con pali inferiori ai 20 metri: «A giorni firmerò la direttiva che recepisce questo ordine del giorno», dice l´assessore al Territorio, Rossana Interlandi, dell´Mpa”.

Roma, 3 marzo 2008
 

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