Il clima in un sacchetto

in Eco-logica blog di Antonio Cianciullo su repubblica.it

Si può dare un piccolo colpo di freno alle emissioni di gas serra scegliendo bene i sacchetti della spesa? Alla conferenza sul clima di Marrakesh, nei giorni scorsi, Legambiente ha lanciato un appello a cui hanno aderito Kyoto Club e Alleanza‎ per un Mediterraneo sostenibile: l’obiettivo è estendere la messa al bando delle buste di plastica non biodegradabili e compostabili. La misura è già in vigore in Italia e altri paesi si sono allineati (ad esempio Francia e Marocco). In Italia – fa notare Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto Club – il bando, anche se non del tutto rispettato, ha consentito in cinque anni una riduzione nel consumo di sacchetti di plastica del 55% (da 200 mila a 90 mila tonnellate l’anno) e una diminuzione in termini di CO2 di circa 900 mila tonnellate. Ovviamente, evitando la dispersione dei sacchetti di plastica non compostabile, si dà anche un buon contributo alla difesa del paesaggio e alla protezione della biodiversità minacciata dall’ingresso dei micro frammenti di plastica nella catena alimentare (solo in Europa si consumano 100 miliardi di shopper all’anno).

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