“Questa legge elettorale va cambiata, perciò aderisco al comitato referendario”

“L’attuale legge elettorale è una legge scellerata, che non garantisce la governabilità  del Paese e rappresenta una grave ferita nel rapporto tra rappresentati e rappresentanti. Per questo va assolutamente cambiata. Ha messo la nomina dei candidati interamente nelle mani delle gerarchie dei partiti, impedendo ai cittadini di esprimere la loro scelta. Occorre tornare a un sistema elettorale che assicuri maggioranze stabili e garantisca la massima libertà  di opzione agli elettori. Perciò ho partecipato alla nascita di questo Comitato, convinto che possa esercitare utili pressione sul Parlamento perché la modifichi”. Questa la dichiarazione resa stamani dal senatore della Margherita Francesco Ferrante ai margini della presentazione del Comitato per il Referendum davanti al Palazzo di Giustizia a Roma.

Partito Democratico: i lavori sono in corso

Sen. Francesco Ferrante (Ulivo) alla Festa dell’Unione Giove (TN), domenica 22 ottobre

“Nonostante ritardi e resistenze, la costruzione del Partito Democratico è ormai avviata. Lo dice senza equivoci il risultato delle politiche di aprile, quando gli elettori hanno mandato ai partiti di centro-sinistra un messaggio chiaro: insieme, sotto il segno dell’Ulivo, ci piacete di più. E lo dice anche l’attività  parlamentare, dove sempre più spesso – ad esempio nelle Commissioni – non c’è differenza tra la posizione dei colleghi di Ds e Margherita e dove i gruppi unici stanno lavorando bene. Credo che il Partito Democratico sia la strada migliore su cui avviare, anche in Umbria – la stagione delle riforme che il nostro Paese chiede a gran voce. Non nego le difficoltà , legate soprattutto alle strutture dei partiti e alla legge elettorale berlusconiana. Ma sono convinto che, con un po’ di sano coraggio e con la spinta e il sostegno della società  civile, i soggetti che daranno vita alla nuova aggregazione sapranno vincere questa scommessa. Infine, la costruzione del PD è un contributo utile alla riorganizzazione del sistema partitico nel suo complesso, in cui potrà  esserci un interlocutore unico anche per quell’area politica che si sta organizzando alla sua sinistra”. E’ questo – in sintesi – il contributo che il senatore Francesco Ferrante, capogruppo dell’Ulivo in Commissione Ambiente – porterà  domenica 22 ottobre alla festa dell’Unione a Giove, dove interverrà  al dibattito pubblico insieme all’onorevole Leopoldo Di Girolamo (Ds) e al senatore Stefano Zuccherini (Prc).

Corridoio ferroviario del Brennero

Ragionare del potenziamento del corridoio ferroviario del Brennero obbliga a guardare lontano e ad avere ambizioni alte. Perché queste Valli sono percorse da una delle direttrici più importanti di traffico attraverso le Alpi, il Corridoio 1 della rete transeuropea TEN-T, perché qui c’è una realtà  ambientale, paesaggistica e urbana di grande qualità , potenzialità , complessità .

Per questo Legambiente organizza oggi a Trento (dalle 14.30 presso la Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio) un convegno nazionale su questo tema. Occorre discutere e fissare con chiarezza gli obiettivi e le priorità , anche per dimostrare che puntare al riequilibrio modale del trasporto merci e alla riduzione degli impatti ambientali in aree tanto delicate e di così straordinaria bellezza non solo è possibile, ma è anche l’unica strada percorribile. Dunque si deve alzare il livello del confronto e innanzitutto aumentare l’informazione tra i cittadini. L’obiettivo di un forte e progressivo trasferimento del trasporto merci verso la ferrovia è una scelta di sviluppo sostenibile che va preparata per tempo, cadenzando gli interventi infrastrutturali secondo priorità  trasportistiche ma anche con scelte radicali: presuppone di ragionare di logistica e integrazione modale lungo i nodi e i 4 binari che collegheranno Bologna, Verona e il Brennero, l’Austria e la Germania, ma impone anche, ad esempio, la scelta di vietare il trasporto merci di lunga distanza attraverso le Valli sull’Autostrada del Brennero al momento dell’entrata in esercizio della Galleria di base. Liberando la linea ferroviaria storica dai traffici merci di lunga distanza, si aprirebbero opportunità  straordinarie per ripensare il modo di vivere e lavorare lungo i tanti centri delle Valli attraversate dalla linea. Con la possibilità  di creare una vera e propria metropolitana di superficie tra Verona e il Tirolo, magari con treni moderni, puliti e puntuali, in una prospettiva di ripensamento complessivo della mobilità , che valorizzi le qualità  ambientali e paesaggistiche dei territori e le opportunità  turistiche. Un progetto di questa dimensione – che prevede il quadruplicamento della linea e la realizzazione di alcuni dei più complessi interventi infrastrutturali mai realizzati – deve seguire gli obiettivi e gli standard adottati nei più importanti progetti europei. La Galleria di base, le circonvallazioni di Trento e Bolzano, la complessa tratta Fortezza-Ponte Gardena e il nuovo accesso alla stazione di Verona, non possono essere portati avanti come singoli progetti se si vuole affrontare correttamente le complesse e integrate questioni che riguardano la gestione degli inerti, lo smaltimento dell’enorme quantità  di materiali delle gallerie e il delicato impatto sulla falda e sugli ecosistemi. Occorre porsi l’ambizione di una regia per la progettazione, programmazione e gestione dei diversi interventi, considerando il progetto della linea del Brennero nel suo complesso. Allargare il confronto, aumentare l’informazione, fissare e discutere gli obiettivi complessivi del progetto è per Legambiente una condizione fondamentale per fare del Corridoio ferroviario del Brennero un progetto condiviso e dunque efficace. Siamo convinti che qui ci siano le condizioni culturali e politiche per guardare al superamento della Legge Obiettivo e pensare a infrastrutture non indifferenti ai luoghi che attraversano e alla salvaguardia dell’ambiente, insomma capaci di futuro: non accetteremo scorciatoie che partano da approcci meramente infrastrutturali, incapaci di una visione complessiva delle necessità  di questi territori. Francesco Ferrante Direttore generale Legambiente Capogruppo Ulivo Commissione Ambiente Senato

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