PIANO REGOLATORE DI MAGIONE (PG)

“Un grave rischio per il territorio del Trasimeno” Dichiarazione del Senatore Ferrante (Ulivo) sulla variante al Piano Regolatore di Magione

“Che il Comune di Magione ci ripensi e scongiuri quello che si configura come un vero e proprio scempio ambientale”. E’ quanto si augura il Senatore Francesco Ferrante, capogruppo dell’Ulivo in Commissione Ambiente, in merito all’emendamento al piano regolatore che consentirebbe di raddoppiare la volumetria edificatoria nella frazione di San Feliciano. “Autorizzare 40mila metri cubi di cemento, per 250 miniappartamenti, in un territorio che ha invece bisogno di tutela e valorizzazione ha il sapore di una speculazione immobiliare in piena regola. Bene la Provincia di Perugia che ha preso una posizione chiara contro questa nuova lottizzazione”.

Terni polo italiano degli imballaggi biodegradabili: sacchetti, pneumatici e ora anche confezioni per alimenti dall’olio di girasole

Ferrante (Ulivo): “Un esempio vincente di economia sostenibile che non dipende dal petrolio” Domani 13 ottobre a Novara, Novamont presenta il nuovo poliestere 100% vegetale

“Investire nell’innovazione e applicare con successo i risultati ai prodotti di largo consumo è la chiave per dare al nostro Paese un futuro che punti con forza allo sviluppo di un’economia sostenibile e alla qualità  ambientale. Quelli che fino a qualche anno fa erano poco più che brevetti, belle speranze per un mercato che faticava a diventare realtà , oggi sono beni altamente competitivi. Sostituire la plastica con materiali biodegradabili è una sfida vincente, basti pensare che solo in Italia si consumano ogni anno 300mila tonnellate di plastica solo per sacchi e sacchetti, l’equivalente di 200mila tonnellate di petrolio e di 400mila tonnellate di CO2 emesse in atmosfera”. Così il Senatore Francesco Ferrante (Margherita), capogruppo dell’Ulivo in Commissione Ambiente, sull’ultimo ritrovato Novamont nel campo dei prodotti biodegradabili. “Uscire dalla dipendenza dalle fonti fossili, puntare al risparmio energetico e rilanciare un proficuo e moderno sodalizio tra industria e agricoltura sono obiettivi importanti e raggiungibili, come dimostra l’esempio della bioraffineria di Terni. Un tassello importante in un territorio, quello umbro, che oggi si candida a pieno titolo per diventare uno dei poli d’eccellenza della produzione ecologica, in risposta alla difficile crisi del distretto industriale. Così come è importante il ruolo attivo della Coldiretti, che vede gli agricoltori della zona direttamente coinvolti nella produzione delle colture”. Domani mattina a Novara, il Senatore Ferrante parteciperà , insieme all’assessore alle Politiche di Sviluppo Economico della Provincia di Terni Carlo Ottone, al convegno “Oltre il petrolio, verso la bioeconomia: la bioraffineria integrata nel territorio”, dove Novamont presenterà  la nuova linea di produzione dello stabilimento di Terni, che produrrà  poliestere di origine vegetale utilizzabile per un’ampia gamma di involucri per alimenti.

SENATORE FERRANTE (ULIVO): “ATTENTI ALLE CANDELE NOCIVE”

Interrogazione parlamentare ai ministri dello sviluppo economico e della salute: “à‰ oramai urgente predisporre una adeguata regolamentazione legislativa che tuteli i consumatori e i produttori”

“Attenti alle candele nocive” – questo grido d’allarme viene dal capogruppo dell’Ulivo in Commissione Ambiente del Senato Francesco Ferrante. “Oggi – spiega Ferrante – il mercato delle candele, quelle per ambienti come quelle per alimenti, è invaso da prodotti di varia provenienza, realizzati con materie prime non sicure: paraffine sature di policiclici aromatici, benzene, zolfo e formaldeide; profumate con additivi a base di solventi al piombo; stoppini con anime di nailon o piombo. Si tratta di sostanze pericolose, che la mancanza di una normativa in merito, non consente ancora di bloccare alle frontiere, ma che l’attenzione alla salute consiglierebbe di non fare arrivare nelle case degli italiani”: una volta accese, infatti, dallo zolfo di queste candele si sprigiona ossido di zolfo, tossico, e lo stoppino di nailon produce diossine. Per questo motivo Ferrante ha presentato un’interrogazione ai ministri dello Sviluppo Economico e della Salute: per chiedere “se, visti i rischi per la salute legati all’uso di candele prodotte con materie prime non sicure e certificate, non intendano intervenire con urgenza per predisporre una adeguata regolamentazione legislativa che tuteli i Consumatori e i produttori scrupolosi ed attenti all’etica della qualità , della sicurezza e dell’ambiente”. “Questo – sottolinea Ferrante – è anche un caso di concorrenza non corretta. La tipologia di produzione – spiega Ferrante – è tale che i costi sono legati principalmente alla materia prima: la concorrenza dei paesi orientali e del gigante cinese in questo caso non si gioca perciò sul basso prezzo della mano d’opera, ma al costo e sulla qualità  delle paraffine. A fare le spese della mancanza di norme sull’origine dei prodotti e di una definizione di standard qualitativi sono i consumatori italiani ed europei e i produttori nostrani che puntano sulla qualità ”.

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