“IL FUTURO DELLA QUALITA’ ITALIANA” SI DISCUTE A MONTEFALCO

“PUNTARE SUL TURISMO PER COMPETERE CON SUCCESSO”

Tra i Paesi dell’area mediterranea la notorietà  dell’Italia è complessivamente elevata (28,1%) ma risulta comunque più bassa rispetto a Francia e Spagna, che occupano i primi posti rispettivamente con il 35,3% e il 34,7%. Ecco il quadro che emerge da uno studio sull’attrattività  dell’Italia presso alcuni mercati stranieri realizzata da Doxa, Mercuri e Touring per la Direzione generale per il Turismo del ministero delle Attività  Produttive. In questi ultimi anni l’Italia ha perso posizioni su posizioni nella classifica internazionale del turismo. Questo per l’assenza di una politica nazionale complessiva che valorizzasse il nostro straordinario prodotto: paesaggio, cultura, natura… La delega del settore turismo al vice presidente del Consiglio Francesco Rutelli, può rappresentare un’importante inversione di tendenza. “L’Umbria può offrire infinite possibilità  al turista – ha dichiarato Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente e senatore della Margherita eletto in Umbria, al convegno sulla soft economy in corso a Montefalco -. Si può scegliere un viaggio o una vacanza in queste località  per motivi di arte, cultura, natura, gastronomia e tradizione, e questi motivi credo bastino a sostenere la necessità , ma anche la reale possibilità  di far crescere l’industria del turismo che già  oggi fornisce l’11 per cento della ricchezza nazionale e che può essere uno straordinario volano per lo sviluppo economico della regione. Certo che il rilancio del turismo deve andare di pari passo con le politiche di tutela e valorizzazione dell’ambiente. Ad esempio, i positivi dati relativi al riavvio del turismo sul lago Trasimeno vanno collegate ad un miglioramento importante delle condizioni ambientali del lago, dovute ad una migliore manutenzione del territorio e alla giusta scelta di ridurre i prelievi di acqua. Allo stesso modo, sull’altipiano di Castelluccio di Norcia si dovrebbe uscire dalle polemiche di questi giorni, e pensare a strutture che possano far fruire uno dei luoghi più belli d’Italia ai turisti, senza che i loro autoveicoli ne distruggano quella stessa bellezza. Infine, non si può eludere il nodo delle risorse, strumento necessario per esempio, per recuperare e valorizzare le antiche mura di Amelia colpite dal crollo del gennaio di quest’anno”.

Coppa America a Trapani

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DIRETTA AI MINISTRI DELL’AMBIENTE E DELLE INFRASTRUTTURE 

Il Senatore Francesco Ferrante, Capogruppo dell’Ulivo in Commissione Ambiente al Senato, ha presentato un’articolata interrogazione al Ministro dell’Ambiente e al Ministro delle Infrastrutture in relazione alla clamorosa vicenda delle opere portuali di Trapani, avviate in occasione della Coppa America con procedure straordinarie e senza rispettare i criteri in materia di valutazione di impatto ambientale, proseguite dopo la conclusione dell’evento ed in violazione delle prescrizioni dettate dal Ministero dell’Ambiente ed oggi sottoposte a sequestro dell’Autorità  Giudiziaria. “Il binomio Coppa America – opere portuali di Trapani è diventato, da circa un anno, simbolo di una grande questione ambientale e di legalità  a livello europeo, come dimostrano anche le azioni della Procura della Repubblica e delle Forze dell’Ordine di Trapani. Ha dichiarato il Senatore Francesco Ferrante – In sede di programmazione sono state fatte scelte sbagliate soprattutto per quanto riguarda le grandi opere marittime, che avrebbero avuto bisogno di essere progettate e valutate in maniera meditata ed attenta e realizzate secondo procedure ordinarie. Un mix di violazioni di norme, incompletezze progettuali ed inefficienze gestionali ha ormai determinato una grave situazione sia sul piano ambientale che su quello della legalità . Soltanto realizzando una seria inversione di tendenza ed una chiara discontinuità  con il passato, e soprattutto investendo di responsabilità  nuovi uomini e ridefinendo obiettivi e modi di procedere, si potranno determinare le condizioni per un confronto produttivo sul futuro del porto di Trapani e tentare di risolvere la situazione di blocco che si è determinata”. Al Ministro dell’Ambiente e tutela del territorio è stato chiesto di concludere in termini negativi le procedure di valutazione dell’impatto ambientale delle opere sinora realizzate; di non concedere ulteriori autorizzazioni per la ripresa dei lavori; di promuovere l’azione per il risarcimento del danno ambientale connesso con l’esecuzione dei lavori in difformità  alle prescrizioni ministeriali impartite; di sottoporre a nuova progettazione ogni lavoro relativo alle opere in esame, che dovrà  essere attuativa dell’esito della procedura VIA sul piano regolatore del Porto e dovrà  tenere conto della reale contaminazione dei rifiuti di scavo e dei sedimenti marini. Al Ministro delle Infrastrutture è stato chiesto di disporre un’azione ispettiva sull’operato dell’Autorità  Portuale di Trapani e di alcuni Uffici del Ministero; la revoca del vigente contratto di appalto con le imprese esecutrici – in quanto il progetto originario non è più eseguibile nei termini previsti – ma soprattutto di nominare un commissario ad acta per sottrarre agli attuali organi dell’Autorità  Portuale di Trapani, coinvolti nei procedimenti penali avviati dalla Procura della Repubblica, la competenza sulle opere avviate per la Coppa America e sulle procedure approvative del Piano Regolatore del Porto, per il quale da anni si attende l’avvio della VIA.

Orte-Civitavecchia

“OPERA PRIORITARIA MA NON DIMENTICHIAMO LE FERROVIE” “Il bailamme innestato dalle dichiarazioni del Ministro Di Pietro, che prende atto del fatto che non c’è più una lira e che – come abbiamo sempre sostenuto – il Governo Berlusconi ha ingannato con false promesse il Paese, dovrebbe far riflettere tutti gli attori, anche della politica locale, sulla necessità  di finirla con strazi e lamenti per arrivare invece alla definizione delle reali priorità  per l’Umbria, dalle quali certo non è possibile escludere la Orte-Civitavecchia e la Spoleto Acquasparta, ma soprattutto non è possibile (né lungimirante), escludere lo sviluppo e il potenziamento delle ferrovie”. Questa la dichiarazione di Francesco Ferrante, Capogruppo dell’Ulivo nella Commissione Ambiente del Senato, a margine del Convegno sulle qualità  italiane e la soft economy in corso a Bevagna.

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