Una Margherita per l’ambiente

Lunedì presenteremo insieme a Francesco Rutelli le priorità  ambientali della Margherita per il prossimo governo del centrosinistra in un’iniziativa a Roma: Ambiente, sviluppo, futuro. Le qualità  del territorio con l’innovazione e la ricerca per il rilancio dell’Italia. 

L’ambiente è una grande occasione per costruire uno sviluppo a misura d’uomo e insieme più efficiente e competitivo.Vale per tutti i paesi, ma per il nostro soprattutto: uno dei tratti più marcati della nostra identità  è lo strettissimo legame fra bellezza e attività  umane, fra natura, paesaggi e imprese, tra agricoltura, territorio, borghi e città . Alimentare queste relazioni virtuose, con una grande scommessa sulla ricerca e l’innovazione, vuol dire liberare le enormi energie del nostro paese, e scegliere per l’Italia un futuro fondato sulla qualità . Non si danno politiche virtuose senza la difesa della legalità , di cui Berlusconi e la sua maggioranza hanno fatto strame. Partendo dall’abusivismo edilizio e dagli effetti nefasti del condono. Con semplificazione legislativa e alleggerimento burocratico, ma anche con maggiore certezza delle norme: il contrario di quanto fatto con la legge delega ambientale. Con l’introduzione nel codice penale dei delitti contro l’ambiente, e potenziando le capacità  investigative e repressive delle forze dell’ordine. Un segnale importante verrebbe dall’introduzione dell’ambiente nell’articolo 9 della Costituzione. Lo sviluppo del paese dipende da come sapremo rinnovare l’approvvigionamento energetico: con la ricerca, l’efficienza e le fonti rinnovabili. Per rispettare gli impegni del Protocollo di Kyoto, per avere più autonomia e sicurezza nell’approvvigionamento. E con la consapevolezza che la spinta verso produzioni a più alto valore innovativo e tecnologico accresce la competitività . Il nostro obiettivo è raddoppiare, nel corso della prossima legislatura, l’apporto delle fonti rinnovabili alla produzione nazionale di energia elettrica. Puntiamo ad approvare in almeno cento comuni “delibere solari” per la diffusione del fotovoltaico e del solare termico, sul modello di quella già  approvata a Roma; a ridurre l’Iva sull’acquisto di impianti solari; a estendere le detrazioni fiscali per il recupero del patrimonio edilizio alle spese per gli impianti solari e alle misure in favore dell’efficienza. Serve più efficienza anche nella produzione energetica – con centrali di cogenerazione e trigenerazione di dimensioni contenute – e nell’industria, con misure fiscali che incentivino gli investimenti in innovazione ed efficienza. Sarà  essenziale potenziare il trasporto pubblico urbano e metropolitano: servono più mezzi pubblici, più frequenti, più comodi e meno inquinanti. Vanno prese in considerazione anche forme di disincentivo per il mezzo privato e per i veicoli più inquinanti. La scommessa sull’ambiente e sul made in Italy è la chiave per liberare i talenti del paese. A cominciare dai piccoli comuni: l’approvazione della proposta di legge Realacci sarà  uno dei primi atti della legislatura. Potenziando, nella promozione come nelle trattative e nei contenziosi internazionali, la difesa e la valorizzazione delle produzioni tipiche e dei marchi italiani. Riportando l’Italia, anche con l’aiuto della leva fiscale e con un adeguato sistema di promozione, ai vertici del turismo mondiale. Chi governa, si legge in documento politico non recente ma molto attuale, il Costituto di Siena del 1309, deve avere a cuore «massimamente la bellezza della città , per cagione di diletto e allegrezza ai forestieri, per onore, prosperità  e accrescimento della città  e dei cittadini». La Margherita e l’Ulivo ripartiranno da qui per costruire il futuro del paese.