“Siamo nel pieno di una rivoluzione ma le classi dirigenti non sono ancora attrezzate a capirla”

Intervista a Radio in Blu

“Le classi dirigenti, soprattutto in Italia, hanno un elemento di conservazione culturale: non capiscono che quando si parla di occupazione, bisogna pensare a settori quali efficienza energetica, rinnovabili e chimica verde; negli ultimi anni difficilmente si è creato lavoro nei vecchi settori”. Così ha affermato Francesco Ferrante, Vicepresidente di Kyoto Club, intervistato su Radio in Blu in merito alla questione climatica e ambientale.

La politica è vicina alle tematiche ambientali? “Troppo poco – ha sostenuto Francesco Ferrante, Vicepresidente di Kyoto Club, ai microfoni di C’è qualcosa di buono, programma nel palinsesto di Radio in Blu – Orami queste tematiche sono entrate nel dibattito pubblico, e rispetto a vent’anni fa oggi se ne parla molto di più: nei programmi dei partiti politici è difficile che il tema venga ignorato. Però – continua Ferrante – sopratutto in Italia, siamo ancora lontani alla tensione dovuta. Un esempio: lo scorso 17 aprile il Presidente Francese Emmanuel Macron è andato al Parlamento europeo a fare un discorso importante sull’Europa, e all’interno di quel discorso ha avnzato la proposta di introdurre una carbon tax nell’Ue. Di questo i media italiani hanno tenuto ben poco conto. Altrove, invece, questo discorso ha la stessa dignità di altri temi”.

Ma come è possibile non capire che con la sostenibilità ambientale si puà creare una nuova economia? ” Io penso che innanzitutto molto la faccia la pressione del mondo economico legato alle fonti fossili – ha affermato il Vicepresidente di Kyoto Club – e che prova a resistere tentando di conservare i profitti che nel corso dell’ultimo secono hanno fatto in maniera abbonadante. Ma, ancora di più le classi dirigenti, sopratutto in italia, hanno un elemento di conservazione intellettuale e culturale e non capiscono che quando si parla di occupazione, bisogna pensare a quali siano le produzioni che possono creare posti di lavoro. Negli ultimi anni l’occupazione è stata generata nei settori legati all’efficienza energetica, alle rinnovabili alla chimica verde, mentre difficilmente si sono creati posti di lavoro nei vecchi modelli industriali”.

Il Vicepresidente di Kyoto Club ha poi parlato del Festival dell’Energia, che si terrà il prossimo 7 giugno a roma e proseguirà l’8 e 9 giugno a Milano. “La più rilevante iniziativa del settore che si tiene nel nostro Paese. A Roma presenteremo tra le altre cose anche un’indagine sulla percezione che hanno i cittadini di quella rivoluzione di cui ho parlato, e come a questa percezione rispondono le nostre aziende e utilities”.

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