Rinnovabili: su strategia energetica Governo ancora confuso

“A ZeroEmission è rappresentata una buona parte di quel mondo imprenditoriale italiano che ha puntato sulla green economy, rinnovabili ed efficienza energetica innanzitutto, e che rappresenta la parte più dinamica dell’economia del nostro Paese.Per differenti ragioni e responsabilità  i modelli economici e produttivi che per decenni hanno rappresentato una parte fondamentale della nostra economia, dal settore auto motive alle grandi imprese inquinanti, mostrano limiti drammatici. Cambiare rotta è possibile, ma serve una sterzata decisa, a partire dalla strategia energetica che il Governo ha finora connotato con un’eccessiva confusione”. Lo dicono i senatori Francesco Ferrante, responsabile energia del Pd, e Roberto Della Seta, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, intervenuti alla giornata  inaugurale di ZeroEmission Rome.
 “Sull’efficienza energetica – continuano i parlamentari del Pd –  male, malissimo il ministro dello Sviluppo economico Passera, che ha depotenziato gli incentivi, cosa che probabilmente imprimerà  una frenata al settore e al suo vasto indotto. Un nonsense dal punto di vista energetico ed economico il programma ‘trivelle libere’ nei mari italiani, nient’altro che un piatto appetitoso per le compagnie petrolifere con un ritorno insignificante dal punto di vista del fabbisogno energetico nazionale, ma con invece rischi concreti di mettere a repentaglio turismo e salvaguardia del Belpaese. Sulle rinnovabili il Governo ritiene che si supereranno in questo campo gli obiettivi europei al 2020, ma intanto ha emanato il pasticciatissimo V conto energia sul fotovoltaico le cui risorse prevedibilmente si esauriranno entro l’anno e quindi non si accompagnerà  il settore verso il raggiungibilissimo obiettivo della grid parity, per le altre fonti sono previste aste e registri che lasciano l’intero settore nell’incertezza. C’è molto su cui lavorare, e dunque – concludono i senatori del Pd –  una formale proposta di strategia energetica nazionale da parte del Ministero dello Sviluppo economico è quanto mai urgente”.