Se l’opposizione è questa…governeranno per vent’anni

Pubblicato su Huffingtonpost

Se sui migranti il modello resta Minniti e il suo cinismo 

Se gli unici argomenti per contestare le proposte economiche del Governo sono le “coperture”

Se sulla Rai urlano all’invadenza della politica e alla lottizzazione le stesse, identiche persone protagoniste dell’invadenza della politica e della lottizzazione nella Rai fino  a ieri

Se quando si fanno le nomine (a parte il Presidente Rai) loro scelgono profili competenti e tu la ex-assistente del Presidente del Partito

Se al sovranismo nazionalista si risponde dileggiando il valore della “identità” invece che promuovendo l’idea di una patria europea forte delle sue tradizioni e aperta al mondo

Se sull’Ilva si continua a difendere una linea che questi hanno dimostrato essere almeno migliorabile, nell’interesse del lavoro e dell’ambiente, solo in un paio di settimane

Se di fronte alla scelta del Governo di invitare alla presentazione del nuovo Piano Ilva non solo i sindacati ma anche le associazioni impegnate da anni a difendere la salute dei tarantini da un impianto che produceva sia acciaio che veleni, si commenta “così è una farsa”

Se di fronte a una “provocazione” sulle difficoltà della democrazia rappresentativa così come la conosciamo, si sceglie di irridere e “tutto va bene così”

Se il Tav Torino-Lione diventa “totem” e per difendere il “totem” si inventano costi fantasiosi da pagare in caso di rinuncia all’opera

Se in anni di governo non si è fatto (quasi) niente per promuovere energie rinnovabili, efficienza energetica, lotta al “climate change”, e quando loro – almeno nelle dichiarazioni – cambiano verso si strepita che “costa troppo”

Se di Marchionne si celebra tutto senza nemmeno provare a ragionare su quale peso avranno nel futuro di Fiat le  scelte industriali discutibili e i mancati investimenti nell’innovazione di questi anni

Se si insiste a credere che per creare lavoro si deve agevolare l’”uscita” dallo stesso come fatto con il jobs act

Se si irride al tentativo di dare diritti ai “nuovi” lavori perché poi così le “multinazionali se ne vanno”

Se su Alitalia l’unica preoccupazione è evitare il “pericolo nazionalizzazione” che persino per l’Europa non è il demonio, dopo avere buttato miliardi di euro in privatizzazioni farlocche

Se la “proposta politica” per uscire dall’angolo è il grande rassemblement indistinto anti-populista, cioè mettere insieme tutto l’establishment contro i “nuovi barbari”

ROBERTO DELLA  SETA

FRANCESCO FERRANTE

 

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