Tav: posizione Cgil su infrastrutture è pura archeologia

“L’opinione di merito sulla Tav non c’entra, ma sostenere come fa Susanna Camusso che una grande opera va realizzata non perché serve come infrastruttura ma perché porta lavoro significa attestarsi su una posizione archeologica”. E’ quanto dichiarano i senatori ecodem Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che aggiungono: “Il lavoro si costruisce promuovendo l’innovazione, liberando l’economia dal peso di lobby e immobilismi, puntando su ricerca, scuola e ambiente che per un Paese come il nostro sono le principali materie prime. Invece le infrastruture almeno nei Paesi avanzati si fanno se sono utili a migliorare la qualità  dei servizi, per esempio dei servizi di trasporto, nell’interesse dei cittadini e delle imprese. Questo è l’unico criterio accettabile su cui decidere anche nel caso della Tav Torino-Lione: va fatta se serve a rendere più moderno e sostenibile il trasporto delle merci, altrimenti è soltanto uno spreco. In Italia nel corso degli ultimi decenni sono stati sperperati miliardi e miliardi di soldi pubblici per fare opere inutili giustificate appunto col fatto che ‘portavano lavoro’: così ci ritroviamo con poli industriali sennza senso e senza futuro, con moltissime autostrade e pochissimo trasporto pubblico locale. E’ preoccupante che il più grande sindacato italiano difenda ancora questa logica”.

Rifiuti: bene Clini su convocazione vertice, responsabili situazione messi di fronte loro responsabilità 

“Bene la convocazione del vertice convocato dal ministro Clini sulla situazione rifiuti della Capitale.
Lunedì verranno messi di fronte alle proprie pesanti responsabilità  chi ha portato Roma in una situazione emergenziale, e ha spinto per i due siti alternativi a Malagrotta che sono da sempre, con tutta evidenza, scelte insensate e impraticabili.”
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che aggiunge – “Addirittura l’Unesco ha sollevato dubbi sull’identificazione di un sito a poche centinaia di metri da villa Adriana, mentre per quanto riguarda Riano nella cava di Quadro Alto, cosa risaputa, c’e’ una falda acquifera di cinque metri.”
 
“E’ sconcertante dunque che si sia giunti a questo punto e che a Roma si continui a fare raccolta differenziata in maniera improvvisata e senza una visione comune in città  e che adesso si pensi pure a vendere ai privati l’azienda.
Un fallimento annunciato purtroppo, a causa della condotta irresponsabile di Alemanno e Polverini e che la nomina di Pecoraro purtroppo non ha affatto migliorato” -conclude Ferrante.
 

Tav: si riparta dalla proposta di Ferrentino per uscire dal muro contro muro

“Allargare la discussione sulla Tav Torino-Lione dallo scontro sul tunnel al confronto sulle politiche necessarie per rilanciare davvero il trasporto delle merci su ferrovia, fuori dagli opposti schematismi dei no-Tav e dei sì-Tav. Questo è l’obiettivo del tutto condivisibile della proposta di Antonio Ferrentino, su cui ci auguriamo convergano i sindaci della Valsusa, la regione Piemonte e la Provincia di Torino, il governo nazionale”. E’ quanto dichiarano i senatori democratici Roberto Della Seta e Francesco Ferrante commentando il documento presentato dal sindaco di Sant’Antonino. “Come dice con chiarezza Ferrentino – affermano i due parlamentari – per spostare le merci dalla strada alla ferrovia non basta scavare un grande tunnel che comincerebbe a funzionare tra vent’anni. Occorrono intanto scelte molto più immediate e assai meno costose, dalla semplificazione delle procedure burocratiche transfrontaliere, al potenziamento del nodo intermodale di Orbassano, alla revisione dei sussidi che da anni favoriscono l’autotrasporto rispetto al trasporto su ferro. Misure espressamente previste in un documento votato all’unanimità  nel 2008 dall’Osservatorio presieduto all’architetto Virano, misure che ad oggi sono rimaste completamente disattese. Su questa base, oltre che a partire da un no senza riserve ad ogni forma di violenza e intolleranza, è forse ancora possibile sottrarre la Valsusa, il Piemonte, l’Italia al muro contro muro di queste settimane: ma occorre fare presto, o il tunnel metaforico della guerra sulla Tav diventerà  senza uscita”. 

  

 

 

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