Acqua: no a legge truffa per annullare referendum

No alla leggina che il governo vorrebbe fare sull’acqua e il servizio idrico per sfilare ai cittadini il diritto di esprimersi tramite il referendum. Per questo motivo saremo impegnati in Parlamento  al fianco del ‘Comitato Referendario 2 Sì per l’Acqua Bene Comune’, che in questi giorni si sta mobilitando nel Paese perché a meno di due mesi dalla consultazione referendaria non ci siano impropri interventi legislativi che sembrano voler ricalcare lo scippo di democrazia già  compiuto con il referendum sul nucleare”. Lo dichiarano i senatori del PD Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Le manovre di palazzo – proseguono Della Seta e Ferrante – che in questi giorni si stanno affacciando nel tentativo di impedire che i quesiti referendari sulla privatizzazione dell’acqua vengano sottoposti al giudizio dei cittadini configurerebbero la seconda legge truffa che il governo confeziona nel giro di pochi giorni, dopo quanto successo con l’energia nucleare. Più di un milione e 400mila firme hanno consentito che venissero presentati i quesiti referendari sull’acqua, e dunque – concludono i senatori PD –  ci impegneremo e denunceremo ogni assalto al referendum da parte di un governo che agisce ormai come un regime sudamericano”.

Berlusconi spudorato, rivendica scippo di democrazia sul nucleare

Il caudillo Berlusconi oggi ha rivendicato di fronte a Sarkozy lo scippo di
democrazia che ha compiuto ai danni dei cittadini italiani, assumendosi il
merito di aver voluto una legge truffa che avesse lo scopo preciso di aggirare
l’ostacolo del referendum sul nucleare.
Un’altra pessima giornata per la democrazia del nostro Paese, ma Berlusconi
non si illuda, perchè il nucleare nel nostro Paese comunque sia non tornerà 
mai: la schiacciante maggioranza dei cittadini da tempo, ben  prima della
tragedia giapponese, è contraria alle centrali atomiche sul territorio italiano.”
Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
 

“Uno spudorato Berlusconi -continuano i senatori –  ha confermato quanto
avevamo denunciato giorni fa, ovvero che l’emendamento abrogativo del Governo
fosse in realtà  solo una manovra diversiva che consentisse di negare ai
cittadini la possibilità  di esprimersi tramite lo strumento referendario.
Berlusconi, forse per non dover ammettere il fallimento della politica
energetica del governo di fronte a Sarkozy e all’industria nucleare francese,
rimanda la questione di uno o due anni, nella speranza di un’opinione pubblica
più favorevole, dimenticandosi però del fatto che gli italiani, mesi prima di
Fukushima, erano già  per più dei due terzi contrari al ritorno dell’atomo in
Italia.
Per l’Italia, che non deve scontare il debito nucleare, l’opzione zero
costituisce un enorme vantaggio competitivo, che va sfruttato utilizzando a
pieno le risorse costituite dalle energie rinnovabili e dell’efficienza
energetica”- concludono i parlamentari del Pd.
 

Dal governo guerra preventiva alla sovranità  popolare

“Sarebbe gravissimo, al limite dell’eversione, se il Governo e la sua
maggioranza tentassero di aggirare anche i referendum sull’acqua
pubblica varando una leggina che sospende le norme oggetto dei quesiti
salvando per il futuro la privatizzazione obbligatoria dei servizi
idrici”. E’ quanto dichiarano i senatori democratici Roberto Della Seta
e Francesco Ferrante. “Il punto – aggiungono i due parlamentari ecodem –
non è nemmeno di merito, ma di elementare metodo democratico. Sono in
programma referendum per decidere se l’Italia debba avventurrarsi sulla
via del nucleare e se la gestione dei servizi idrici debba essere
obbligatoriamente affidata a privati o possa rimanere in mani pubbliche.
Se il governo per impedirne lo svolgimento sospende le norme da esso
fatte approvare che portano a questo effetto, con l’intenzione
addirittura dichiarata di rendere possibile domani ciò che oggi verrebbe
vietato dal voto, siamo di fronte a una specie di guerra preventiva alla
sovranità  popolare”.

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