“Vergogna per le parole della senatrice Poli Bortone, il cui sport
preferito sembra essere quello del transito da un banco all’altro delle
varie forze politiche presenti in Senato, che in occasione della replica
alla relazione di Maroni sui flussi migratori dal nord Africa, ha
affermato che le varie ONG non hanno fatto niente nei confronti degli
immigrati provenienti dalla Libia perché ‘come al solito si sono limitati a
prendere i soldi anche dalla UE senza mai rendicontare niente’. Forse la
senatrice in vita sua non ha mai fatto volontariato e pertanto non sa di
cosa parla. Di sicuro, però, non si può permettere di insultare un mondo
senza il quale tanta povera gente, di qualsiasi razza o provenienza, di
qualsiasi generazione non avrebbe dove mangiare, dove vivere o addirittura
sopravvivere. Ricordiamo alla senatrice che il governo che sostiene spesso
è quello che ha ulteriormente tagliato i già ridottissimi fondi destinati
alla cooperazione.
Chieda, quindi, scusa a tutti i volontari che quotidianamente svolgono il
loro preziosissimo lavoro in silenzio e nel rispetto della dignità altrui”.
Lo affermano i senatori Pd Manuela Granaiola, Francesco Ferrante e Vincenzo
Vita.
Stop suicidi, Governo chiarisca su quanto accade nelle carceri
“Vogliamo chiarezza, vogliamo sapere cosa succede all’interno delle carceri
italiane. Non è possibile assistere impotenti ogni giorno al suicidio di
detenuti, spesso giovani, che avvengono in circostanze poco chiare. C’è un
ragazzo, Carlo Saturno, che in queste ore sta combattendo contro la morte
nella sala rianimazione del Policlinico di Bari per presunto suicidio, ma
sono molti i punti oscuri che portano ad avanzare dubbi sulla veridicità
del suicidio a cominciare da quelli manifestati dai medici del reparto che
assistono il ragazzo”. Lo affermano i senatori Pd Roberto Della Seta e
Francesco Ferrante che annunciano un’interrogazione per fare chiarezza su
quanto accaduto all’interno del carcere di Bari.
“Il giovane – spiegano i senatori – aveva testimoniato in passato contro 9
agenti penitenziari accusati di lesioni all’interno del carcere minorile
di Lecce dove era precedentemente recluso. Anche per questo e per fugare
ogni possibile relazione tra questo episodio e il tentativo di suicidio del
ragazzo chiediamo che sia avviata un’indagine amministrativa e giudiziaria
che chiarisca le cause del ‘suicidio’ e accerti le responsabilità di quanti
avevano in custodia Carlo Saturno”.
“Abbiamo più volte denunciato che il sovraffollamento delle carceri
costringe il personale ad un surplus di lavoro eccessivo e spesso
insufficiente a far fonte al controllo delle persone detenute. E’ quindi
necessario, per scongiurare che accadano episodi gravi come quello qui
denunciato, che il governo prenda in seria considerazione le nostre
proposte perchè si avvii una politica di rivalutazione delle misure
alternative al carcere. Ma occorre far presto, ogni detenuto che muore è un
atto d’accusa per tutti noi”, concludono i senatori Pd.
A Lampedusa minori in stesse condizioni indecenti di adulti
Da gennaio ad oggi sono arrivati a Lampedusa oltre 700 minori, provenienti in gran parte dalla Tunisia. In base alle leggi italiane e internazionali avrebbero dovuto essere identificati, ospitati in strutture dedicate, avviati in centri di accoglienza che ne garantissero i diritti. Così non è avvenuto. Per molti giorni i minori hanno vissuto nelle stesse condizioni indecenti riservate agli adulti, e a tutt’oggi il governo italiano non ha predisposto u piano di accoglienza per ospitare questi ragazzi in case famiglia e altre strutture destinate a questo scopo”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, al termine dell’audizione dei rappresentanti di Save the Children nella Commissione Diritti umani oggi in Senato.
“àˆ indegno di un grande paese civile come l’Italia – proseguono i senatori del Pd – negare protezione umanitaria persino ai minori che ne hanno diritto a prescindere della loro nazionalità e dalle ragioni per le quali hanno viaggiato fino sulle nostre coste. Domani si riunirà la cabina di regia tra Ministero, Regioni ed Enti locali per concordare modi e tempi del piano di gestione dei migranti. àˆ auspicabile – concludono Della Seta e Ferrante – che in questa occasione il ministro Maroni faccia finalmente ciò che avrebbe dovuto fare settimane fa: definire una corsia prioritaria e preferenziale per i migranti minorenni e coprire le spese che i comuni dovranno sostenere per l’accoglienza dei ragazzi”.