“UN PROVVEDIMENTO SPECIALE PER LE MURA PREROMANE DI AMELIA”

LA RICHIESTA DI FRANCESCO FERRANTE (ULIVO) AL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI 

Un provvedimento speciale, come già  fatto per le città  di Todi e Orvieto, per salvaguardare, tutelare e valorizzare un bene monumentale così importante per il nostro Paese, e poi lo stanziamento di ulteriori e adeguati fondi per poter attuare un intervento progettuale che possa completare il percorso di restauro dell’intera cinta poligonale, in modo da salvaguardare un bene che attraverso i secoli ha rappresentato l’identità  storica culturale del Comune di Amelia: queste in sintesi le richieste del Sen. Francesco Ferrante (Margherita) in un’interrogazione parlamentare sulla salvaguardia delle antiche mura di Amelia, diretta al Ministro per i Beni e le Attività  Culturali Francesco Rutelli. “Le mura del comune di Amelia – ha sottolineato Ferrante -, rappresentano una testimonianza eccezionale di opera difensiva preromana. Sormontate da mura e abitazioni di epoca successiva – medievale e rinascimentale – costituiscono il monumento più significativo della città  storica, con quella parte di cinta difensiva del IV secolo a.C., formata da grandi conci in pietra poligonali a secco e con la Porta Romana, principale accesso alla città  realizzato intorno al 1518, su disegno di Antonio da Sangallo il giovane. Un monumento quindi, che per tanti motivi sia storico-architettonici che identitari, siamo certi potrà  contare sull’attenzione e sulla sensibilità  del Ministro per i Beni e le Attività  Culturali”. Gli investimenti realizzati negli ultimi anni infatti, non sono bastati né a recuperarlo, né ad impedire il crollo (nel gennaio di quest’anno), di un tratto di mura poligonali sul versante est della cinta muraria, interessato dai lavori di consolidamento delle mura medesime. Il vecchio progetto di recupero ipotizzava, oltre alla esigenza primaria di consolidamento strutturale, anche una serie di azioni strategiche finalizzate al passaggio dal mero restauro puntuale, alla valorizzazione complessiva del complesso architettonico e del centro storico nonché alla riorganizzazione funzionale di tutte le aree limitrofe al perimetro delle mura. Ma tutto ciò, pur rappresentando un investimento significativo per le casse regionali, risulta ancora largamente insufficiente nei confronti delle reali esigenze, il cui costo globale secondo il progetto di massima, approvato dalla regione Umbria nel 1995, ammontava a circa 27 miliardi e 200 milioni di vecchie lire, ora ampiamente insufficienti secondo le più recenti stime. ”La strada intrapresa dal senatore Ferrante e sostenuta da tutto il territorio, se pur lunga e difficoltosa, è quella che offre maggiori garanzie per un reale salvataggio delle mura e il rilancio della città  storica di Amelia – ha dichiarato il vice sindaco di Amelia Emanuele Pasero commentando l’interrogazione -. L’intera comunità  spera ora, come già  avvenuto per altre realtà  umbre, nell’adozione di un provvedimento risolutivo”.