Le autostrade del mare, non il Ponte

ESPERTI A CONFRONTO SUL PROGRAMMA DELL’UNIONE/INFRASTRUTTURE 

La bozza di programma dell’Unione si fonda sulle necessità  reali del nostro paese e sin dalla premessa correttamente affronta il nodo centrale che è il fallimento della “legge obiettivo” voluta da Berlusconi e Lunardi: nessuna accelerazione reale delle infrastrutture davvero utili, aumento esponenziale delle vertenze territoriali. Insomma è servita solo a innumerevoli occasioni di inaugurazione, magari della stessa opera incompleta in tempi diversi. Le modifiche proposte dall’Unione corrispondono allo smantellamento del principio per cui sembrerebbe che siano solo le opposizioni locali a impedire la realizzazione delle opere. Bisogna invece individuare le reali priorità  e su quelle lavorare. Bene fa la bozza di programma da questo punto di vista a indicarle nelle autostrade del mare, nella connessione alle reti europee, nell’intermodalità  e nel sostegno al trasporto pubblico locale. Tutto bene quindi? Come rendere cogenti quelle scelte? Qui le cose si fanno più complicate per tre motivi. Il primo è proprio quello del consenso locale e interroga in primo luogo noi ambientalisti: quando e come devono essere superate le opposizioni locali in nome di un bene collettivo “superiore”? La risposta sta nell’intrecciare il “quando” con il “come”. Tornare a un processo di valutazione di impatto ambientale partecipato è solo un primo passo. Il secondo nasce invece dal concreto comportamento di molte amministrazioni locali già  di centrosinistra che continuano a proporre qualsiasi opera senza andarne a selezionare la vera utilità . Il terzo, infine, risiede nelle risorse economiche scarse con cui inevitabilmente si dovrà  fare i conti e per questo va affrontato il tema delle tariffe autostradali: le strade sono un bene pubblico, i privati che le gestiscono operano in regime di concessione e quindi i superprofitti di cui godono devono essere restituiti alla collettività  sotto forma di investimenti nell’ammodernamento delle infrastrutture secondo le indicazioni del governo.