Legge delega ambientale

FERRANTE (ULIVO – MARGHERITA): “CONFINDUSTRIA SBAGLIA A DIFENDERLA: E’ UN MOSTRO GIURIDICO, CHE NON SEMPLIFICA LA NORMATIVA” 

“E’ una legge che ha di fatto riscritto le norme in materia ambientale a colpi di maggioranza, ma soprattutto non rappresenta un contributo valido alla semplificazione legislativa. Anzi, aumenterà  il contenzioso tra Stato e Regioni e ci allontanerà  dall’Europa”. Questa la dichiarazione del Senatore Francesco Ferrante dopo le affermazioni di Luca Cordero di Montezemolo ieri, sulla necessità  di non bloccare la Legge Delega ambientale. Il decreto legislativo deve essere riscritto attraverso un confronto con tutte le parti interessate: le amministrazioni regionali, gli enti locali, le associazioni ambientaliste, i sindacati e le imprese. Perché non solo ha modificato tutta la normativa ambientale in tema di rifiuti, bonifiche, danno ambientale, emissioni in atmosfera, acque, VIA e VAS, ma lo ha fatto attraverso una forzatura della Legge Delega approvata dal Parlamento, senza il necessario parere della Conferenza Unificata Stato – Regioni – Enti locali e senza il coinvolgimento delle associazioni riconosciute per la protezione ambientale e per la tutela dei consumatori. “Addirittura la Delega ambientale viola alcune direttive comunitarie – ha sottolineato il Sen. Ferrante – arrivando al paradosso per cui in alcuni punti sfugge quale sia l’interesse generale che dovrebbe sottendere alla tutela ambientale”. E’ questo il caso dei rifiuti, dove con artifizi nominalistici milioni di tonnellate di rifiuti rischiano di essere sottratti ai vincoli normativi e di finire completamente fuori controllo, rischiando di facilitare i traffici delle ecomafie che in questo Paese hanno già  fatto danni gravissimi. E’ il caso del danno ambientale, il cui campo di applicazione viene ristretto in modo indebito rispetto agli indirizzi dell’Unione Europea. Ed è il caso delle bonifiche, dove gli accordi tra pubblico e privato possono dilazionare tempi e modi degli interventi, fino a sottrarli all’indispensabile controllo pubblico. ”Ora – ha concluso Ferrante – bisogna studiare bene il provvedimento da approvare affinché venga immediatamente sospesa l’entrata in vigore della Legge, senza però creare un pericoloso vuoto normativo”