Amianto, oltre 38 mila firme per dire basta

(Askanews.it)

Lo scorso 26 marzo, Annalisa Corrado (Green Italia e Possibile) ha lanciato su Change.org la petizione #BastaAmianto per chiedere di ripristinare gli incentivi sul fotovoltaico per consentire la bonifica di tetti e coperture in amianto. La petizione, firmata da importanti personalità del panorama ambientalista italiano, è arrivata a più di 38 mila firme.


Sono oltre 38 mila le sottoscrizioni raccolte da #BastaAmianto, la petizione per chiedere di ripristinare lo strumento più efficace che sia mai stato attivato per consentire la bonifica di tetti e coperture in amianto. Cioè quello di legare un extra-incentivo per la bonifica della copertura, agli incentivi dedicati a chi produce energia pulita attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici. Primi firmatari della petizione, lanciata su Change.org da Annalisa Corrado (Green Italia e Possibile) e presentata oggi alla Sala Stampa della Camera, personalità di spicco dell’ambientalismo e della politica italiana: l’On. Rossella Muroni (LeU), il presidente di Legambiente Stefano Ciafani, Pippo Civati (Possibile), il vicepresidente del Kyoto Club Francesco Ferrante, l’On. Luca Pastorino(LeU), il presidente del coordinamento Free Giovanni Battista Zorzoli. Quasi tutti presenti alla conferenza stampa insieme al Coordinatore dell’Ufficio scientifico di Legambiente Andrea Minutolo.

Nonostante sia passato più di un quarto di secolo dalla messa al bando la questione è tutt’altro che risolta. Nel nostro Paese si stima siano presenti ancora dalle 32 alle 40 milioni di tonnellate d’amianto, tra 1 e 2,5 miliardi di metri quadri di coperture in fibrocemento amianto su capannoni, strutture, edifici pubblici e privati, mentre sono 75.000 gli ettari di territorio in cui c’è una accertata contaminazione. Inoltre ci sono migliaia di edifici pubblici, tra scuole ed altre strutture, che ancora “ospitano” manufatti contenenti amianto. Una pesante eredità che si somma a quella ancora più tragica delle morti legate all’esposizione a questo killer silenzioso: tra le 3mila e le 6mila l’anno. E aumenta la percentuale di persone che si ammalano senza aver avuto una esposizione di tipo professionale.

Rossella Muroni, Pippo Civati, Francesco Ferrante, Andrea Minutolo e la promotrice Annalisa Corrado hanno spiegato perché è importante tornare agli incentivi per chi bonifica tetti con coperture in amianto e sostituisce le coperture con pannelli fotovoltaici. Si tratta della misura più efficace mia messa in campo per la bonifica delle coperture in amianto: grazie a questo strumento sono stati bonificati oltre 20 milioni di metri quadri di coperture in meno di due anni,realizzando centrali fotovoltaiche diffuse per più di 2.000 MW di potenza. Per contro la soppressione di questo incentivo ha causato un sostanziale blocco delle bonifiche.

La via più diretta per il ripristino di questo incentivo sarebbe inserirlo, per tutte le taglie di impianti fotovoltaici, nel decreto di incentivazione delle fonti rinnovabili elettriche per il 2018-2020 in fase di concertazione.

Per centrare l’obiettivo i promotori della petizione #BastaAmianto sono pronti a lanciare una campagna di sensibilizzazione capace di mobilitare cittadini, società civile, professionisti, corpi intermedi e istituzioni. Il primo step sarà un social bombing per il 28 aprile, la Giornata Mondiale della vittime dell’amianto. Per partecipare basta andare su Change.org/bastaamianto . In attesa che si formi un governo, i promotori di #BastaAmianto chiederanno al Presidente della Camera Fico se voglia ricevere le firme della petizione, per raccoglierne il testimone e affidarle ai futuri ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico.

#BastaAmianto con la sua compagna di sensibilizzazione e mobilitazione intende anche suscitare un dibattito più ampio, che comprenda anche la delicata questione della gestione definitiva del fine vita di questi residui contenenti amianto, per cui in Italia mancano le strutture.

Oltre al vantaggio ambientale, ripristinare l’extra-incentivo per la sostituzione delle coperture contenenti amianto con impianti fotovoltaici ridurrebbe i costi sanitari a carico della collettività e attiverebbe filiere economiche innovative e di qualità. Dall’edilizia all’industria fotovoltaica, passando per gli installatori di pannelli e addetti alla bonifica. Rilanciando questi settori nel segno della sostenibilità, della rigenerazione, dell’innovazione, della qualità.

Lascia un commento

Your email address will not be published. Please enter your name, email and a comment.