CIRCONOMIA – IL FESTIVAL DELL’ECONOMIA CIRCOLARE E DELLE ENERGIE DEI TERRITORI – CONCLUSA LA SUA TERZA EDIZIONE A TORINO, IN CONCOMITANZA DELLA GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE

PRESENTATO IL RAPPORTO “100 STORIE DI ECONOMIA CIRCOLARE” AL MAcA – MUSEO A COME AMBIENTE . GLI ORGANIZZATORI: GRANDE SODDISFAZIONE, GIA’ IDEE IN CANTIERE PER IL 2019. L’ECONOMIA CIRCOLARE È IL NUOVO MODELLO DI ECONOMIA DEL FUTURO IN CUI CAMBIA RADICALMENTE L’APPROCCIO NEI CONFRONTI DEL CICLO DI VITA DEL PRODOTTOSi è chiusa oggi a Torino la terza  edizione di Circonomìa, il festival dell’economia circolare, che anche quest’anno si è confermata la  “casa comune” dove si sono proposte soluzioni, progetti e network per diffondere informazioni e per sensibilizzare riguardo questo approccio economico.

Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, tra i promotori di Circonomìa, guardano già alla prossima edizione: “Salutiamo con grande soddisfazione la terza  edizione di Circonomìa e guardiamo all’edizione del 2019 con parecchie idee già in cantiere. Grazie alla risposta del pubblico e l’attenzione di tutti coloro – imprese, istituzioni, università – che toccano con mano l’economia circolare possiamo dire che il Festival è stata un’occasione privilegiata di confronto. Le diverse location d’eccezione del Festival, che si immerge perfettamente in un territorio dinamico, gli sponsor compagni di viaggio e tutti gli ospiti (tra cui Kerry Kennedy, Tim Jackson e Michele Serra) hanno reso possibile la riuscita di Circonomìa. Una volta ancora, possiamo dire che non occorre essere dei visionari per trarre una lezione fondamentale per gli anni a venire: l’economia circolare è il nuovo modello di economia del futuro in cui cambia radicalmente l’approccio nei confronti del ciclo di vita del prodotto”.

Quest’anno Circonomia si è conclusa in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, con la presentazione del Rapporto della Fondazione Symbola “100 storie di Economia Circolare”, racconto di buone pratiche piemontesi e italiane “Per produrre come Ecologia comanda”.

Presente il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci, che ha dichiarato che  «le cento eccellenze di questo rapporto descrivono un Paese che, nonostante i tanti problemi e ritardi, ha esperienze avanzate su temi cruciali come la sostenibilità ambientale, la gestione della scarsità delle risorse e il contrasto ai cambiamenti climatici. Il recupero dei materiali ci fa risparmiare energia primaria per oltre 17 mln di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno, ed emissioni per circa 60 mln di tonnellate di CO2. E questo contribuisce a rendere più efficiente e competitiva la nostra economia. Queste cento storie ci raccontano di un’Italia che fa l’Italia e innova senza perdere la propria anima; ci parlano di un modello di economia e società più sostenibile e competitivo, più equo, che potrebbe rappresentare la risposta italiana alle questioni scottanti che il presente e il futuro pongono al Pianeta».

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